Il portale Acqua di casa offre informazioni e un confronto tra le diverse soluzioni disponibili per trattare l’acqua del rubinetto:
- condizionamento fisico, in grado di ridurre la durezza dell’acqua
- addolcitori, che filtrano l’acqua dura e le incrostazioni di calcare
- dosaggio chimico, con il suo potere antincrostante e anticorrosivo
- caraffe filtranti, dispositivi che utilizzano un sistema di filtrazione a gravità
- sistemi di frigogassatura, sistemi in grado di produrre in casa acqua refrigerata o gassata
- osmosi inversa, che riduce la salinità dell’acqua e l’eventuale presenza di pesticidi e virus
- filtrazione composita, in grado di eliminare i principali contaminanti dell’acqua
- sistemi di dosaggio di prodotto sanitizzante, che rimuovono microorganismi quali funghi e batteri, offrendo un’acqua sicura
- disinfezione, che elimina eventuali contaminazione batteriche.
Perché bere l’acqua del rubinetto?
- Non inquina, è a km O e aiuta a ridurre il consumo di plastica in modo considerevole: in Italia attualmente l’80% delle bottiglie di plastica viene trasportato su gomma con evidenti impatti sull’ambiente
- si tratta di un’acqua controllata e garantita
- è fresca, non viene stoccata e non è sottoposta a condizioni ambientali che possono alterarne le caratteristiche
- costa di meno, è sempre disponibile e permette di risparmiare anche la fatica di doverla trasportare in pesanti casse.
Il 73,7% degli italiani beve acqua del rubinetto. Tra coloro che bevono sempre o quasi sempre l'acqua del rubinetto, circa il 40% ha almeno un apparecchio domestico di affinaggio dell’acqua. I motivi che spingono gli italiani a berla sono la comodità (31,4%), seguita dal gusto (24,3%) e dal minor costo rispetto alla cugina in bottiglia (19,2%). (Fonte: Open Mind Research 2018 per Aqua Italia)