Decreto Crescita: da Assoclima e Assotermica sì a nuove modalità di fruizione degli incentivi ma evitando distorsioni del mercato

Assoclima e Assotermica condividono l’introduzione di nuovi strumenti incentivanti, ma esprimono perplessità sulle modalità di cessione del credito introdotte nel Decreto Crescita.

Assoclima - Associazione dei Costruttori di Sistemi di Climatizzazione e Assotermica – Associazione dei Produttori di Apparecchi e Componenti per Impianti Termici valutano positivamente l’introduzione di nuovi strumenti volti a favorire interventi di riqualificazione energetica degli edifici e di semplificazione delle procedure per usufruire dei relativi incentivi fiscali.

Già nel febbraio scorso, in occasione dell'audizione della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, le Associazioni avevano avanzato alcune proposte per rendere più attrattivo l’Ecobonus e accrescere l’interesse degli utenti verso soluzioni di climatizzazione più efficienti ed ecocompatibili, ad esempio riducendo da 10 a 5 anni il periodo di erogazione dell’incentivo.

“Apprezziamo gli sforzi che il Legislatore sta compiendo per accelerare il passaggio a tecnologie sempre più moderne ed efficienti che consentano di ridurre i consumi energetici e le emissioni climalteranti. – dichiara il Presidente di Assoclima, Roberto Saccone – Riteniamo quindi positivo che il Decreto Crescita abbia previsto per l’utente finale una nuova modalità di fruizione degli incentivi fiscali per interventi di riqualificazione energetica sotto forma di sconto immediato sul corrispettivo dovuto. Esprimiamo però alcuni dubbi sulle modalità di cessione del credito previste dal Decreto Crescita.”

“Auspichiamo – aggiunge il Presidente di Assotermica, Alberto Montanini – un intervento volto a evitare distorsioni del mercato a danno delle piccole imprese di installazione e delle imprese di distribuzione e a semplificare al massimo le procedure, ad esempio introducendo la possibilità per l’utente finale o il fornitore di cedere il credito direttamente a banche e intermediari finanziari.”

Entrambe le Associazioni offrono la propria disponibilità per un incontro col Governo al fine di correggere e ottimizzare il meccanismo.

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