La Direttiva 2002/96/CE ‘RAEE1’ ha previsto regimi di raccolta in cui i consumatori restituivano gratuitamente i loro rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), con l’obiettivo di aumentarne il riciclo e/o il riutilizzo.
Nel dicembre 2008 la Commissione Europea ha proposto di rivedere la Direttiva per far fronte al crescente flusso di rifiuti di natura elettrica. Si è così arrivati alla Direttiva ‘2012/19/EU ‘RAEE2’ (entrata in vigore il 13 agosto 2012 e divenuta effettiva dal 14 febbraio 2014), recepita in Italia dal D.lgs 49/2014 "Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche" (GURI n.73 del 28 marzo 2014).
Obiettivi della RAEE2
- Ridurre ulteriormente lo spreco di risorse naturali e di prevenire l’inquinamento (progettazione ecocompatibile)
- Evitare lo spreco di importanti materie prime secondarie, favorendo il riciclo dei RAEE
- Limitare il più possibile l’esportazione illegale di RAEE verso paesi in via di sviluppo
- Ridurre le attuali differenze in tema di registrazione dei produttori nei diversi Registri nazionali dei produttori di AEE