Protocollo d’intesa per il coordinamento tra costruttori e distributori di macchinario per le costruzioni

Per aiutare le aziende UCoMESA considera necessario guardare non solo a una segmentazione verticale della rappresentanza, ma a una logica di filiera, alla vicinanza con i clienti e alle politiche sinergiche di sostegno ai settori complementari.

L’associazione ha partecipato, nel 2009, alla nascita di Federcostruzioni e Federbeton, due federazioni che come missione hanno quella di costruire progetti di comune interesse e maggiori opportunità di essere ascoltate a livello politico.  Entrambe le federazioni fanno parte di Confindustria, riuniscono le categorie produttive più significative di tutto il mercato edile e infrastrutturale con il fine di influire a livello centrale - politico, economico e istituzionale - per quanto attiene alle istanze e agli interessi comuni del settore delle costruzioni. 

Un messaggio importante che riguarda le sinergie nel nostro specifico associativo viene dalla sigla di un Protocollo d’Intesa in ambito Federcostruzioni che realizza un coordinamento unitario tra costruttori e distributori di macchinario per le costruzioni, rispettoso delle competenze e delle rispettive individualità associative, senza scatenare conflitti interassociativi per "strapparsi" associati l’un l’altro.

Il Protocollo vede Anima/Ucomesa, Ascomac/Cantiermacchine, Federunacoma/Comamoter fare fronte comune in un momento difficile di mercato e che prevede:

  • coordinamento concordato delle rispettive attività istituzionali
  • rapporto sinergico con gli organismi istituzionali, gli enti normativi, gli enti finanziari
  • pianificazione coerente per la partecipazione agli eventi  fieristici
  • creazione di un sistema di rilevazione statistica complessiva per la valutazione dell’andamento del mercato italiano ed estero
  • particolare attenzione alla sicurezza nei cantieri e alla formazione qualificata degli operatori attraverso un accordo quadro con Formedil.

Tra le opportunità costruite insieme a Federcostruzioni si ricordano: gli Stati Generali delle costruzioni, la nascita dell’Osservatorio che ha permesso di rivendicare un peso economico complessivo di ben 340 miliardi di euro del nostro settore, l’ importanza dell’indotto che rappresenta i 2/3 di tale valore, l’effetto leva che per ogni miliardo di euro di valore della produzione genera ben 11.000 posti di lavoro, il peso dell’ export pari a 70 miliardi di euro la maggior parte dei quali realizzata dall’indotto, il DI day per gli oltre 70 miliardi di mancati  pagamenti della PA con la minaccia di denunciare i vertici dello stato e di portare i libri in tribunale, il rapporto stretto con il Ministero dello Sviluppo Economico per l’implementazione del Piano Città.

Condividi

Protocollo d’intesa per il coordinamento tra costruttori e distributori di macchinario per le costruzioni